Anche quest’anno siamo impegnati sul fronte “Arrampicata alla Bocchetta”
In realtà, come ogni anno, ogni edizione porta via un biennio: all’inizio blandamente e alla fine c’è il parossismo delle attività. Oggi è il 3 di Febbraio, e siamo parossistici.
Mentre Grazia Maria Bruzzo e suo papà “Pier”, si occupano delle cose amministrative, io mi occupo di internet, di cercare un po’ di fondi, dei fotografi… di tante cose di contorno, diciamo.
In ogni caso porta via un mare di tempo, ma offre anche interessanti spunti di analisi.
Dato che noi ci occupiamo di organizzazione aziendale, prendiamo spunto per una riflessione su un tema ad essa correlato: la verifica dei risultati.
Mentre vi sono degli sponsor ( e degli organizzatori ) che vivono la preparazione di un evento come questo, da una parte come “elargitori di elemosine”, e dall’altra come “volontariato per una causa superiore”, noi immaginiamo la sponsorizzazione come un investimento che deve avere un ritorno misurabile e misurato, e la preparazione dell’evento come lo strumento che rafforza la nostra credibilità e vendibilità per poterne preparare uno nuovo l’anno successivo.
All’inizio era il nulla.
Dieci anni fa, noi non ci occupavamo ancora della competizione, siamo intervenuti due anni dopo, la gara era appena nata e, praticamente, le uniche forme di finanziamento erano le tasche di Pier e la questua nei negozi. Alla gara non veniva data nessuna visibilità se non poche righe su un giornale locale (anche se Genova è un “locale spazioso”), a resoconto della stessa.
Poi siamo intervenuti timidamente proponendo di fare il primo sito internet e i volantini che, nel tempo siamo arrivati a stamparne 10.000. Non sono pochissimi: provate un po’ a distribuirli senza avere una struttura e vedete che ridere.
Qui si è avuto il primo risultato interessante e concreto.
La sponsorizzazione e la organizzazione della gara sono occasioni per entrare in contatto con diverse persone e in quell’occasione, si entrò in contatto con uno spedizioniere ( Delta ) con il quale è iniziata una lunga collaborazione.
Abbiamo però riscontrato che i volantini, che abbiamo comunque stampato per qualche anno ancora, avevano un limite: non era possibile misurare le loro prestazioni o, quantomeno, non eravamo in grado di farlo.
Intanto abbiamo avuto una crescita di iscritti e sponsor. I primi sono passati da 5 a 250, i secondi da 12 a 60, ed anche il livello degli uni e degli altri è salito di gran lunga.
Ora, pur sempre a causa di una certa limitatezza di fondi utilizziamo i social ( Facebook ), il sito internet, ovviamente, ed alcuni strumenti di controllo e valutazione come Google Analytics e Google ADSense. In più abbiamo aderito ad una piccola campagna a pagamento sempre su Facebook, tanto per vedere l’effetto che fa.
In questo modo abbiamo la possibilità di capire che cosa succeda ogni volta che compiamo una azione: facciamo una cosa e guardiamo che cosa accade; ne facciamo una seconda, e misuriamo gli effetti.
E così, se il numero di contatti ha avuto una lenta crescita dal 2011 al 2016, passando da 1.233 a 1.996, nel momento in cui scrivo siamo ad oltre 8.000.
E ancora una volta si sono attivate delle relazioni che, se sviluppate in modo opportuno, potranno portare ritorni economici.
Noto però che gli sponsor non riescono spesso a vedere che la loro partecipazione non è solamente un sostegno per la manifestazione, ma è uno strumento in più che hanno per farsi notare sul mercato.
E’ chiaro: una volta creata la possibilità te la devi giocare bene.